Banco Desio: la protesta dei precari

COMUNICATO STAMPA

GIOVEDI’ 28 NOVEMBRE 2024 – ORE 14.30
LARGO PERTINI DI FRONTE A FILIALE BANCO DESIO
PRESIDIO DEI PRECARI DELLA BANCA PER CHIEDERE LA STABILIZZAZIONE

Genova, 27 novembre 2024 – Giovedì 28 novembre ore 14,30 in Largo Pertini davanti alla filiale del Banco Desio, Fisac e Nidil Cgil organizzano un volantinaggio di protesta dei precari della banca per chiedere la stabilizzazione.
La precarietà colpisce anche il settore del credito e l’esempio più eclatante di questo fenomeno è proprio quello che riguarda il Banco Desio. A Genova ci sono 7 filiali, quella di De Ferrari più altre sei ex Carige/Bper acquisite nel 2023. In totale i dipendenti sono una cinquantina e secondo le stime della Cgil l’organico è sottostimato di almeno un 15 per cento. La carenza di organico è sotto gli occhi di tutti: clientela, cittadini e soprattutto dei dipendenti. Non voler stabilizzare lavoratori e lavoratrici interinali e somministrati che lavorano alle loro dipendenze dal febbraio 2023, ma la maggior parte erano già in forza a Carige/Bper, e quindi ben prima di quella data, è inaccettabile.
Per questi motivi domani si terrà un volantinaggio di protesta davanti alla banca.

Fisac Cgil Genova
Nidil Cgil Genova


da: repubblica.it

Presidio per i lavoratori interinali di Banco Desio

La manifestazione a De Ferrari

“Siamo preoccupati per la sorte dei precari che sono stati lasciati a causa da Banco Desio, nonostante gli utili che continua o a macinare”. Andrea Bonino, segretario generale di Fisac Cgil di Genova spiega cosi la situazione del Banco Desio, 7 filiali a Genova per una cinquantina di dipendenti. A fronte di un organico che, secondo le stime della Cgil, è sottostimato di un 15% l’azienda non stabilizza i sette interinali che lavorano al Banco dal febbraio 2023. Cinque sono già stati lasciati a casa, spiegano in una nota, sui restanti due non ci sono certezze per il futuro.

“Queste lavoratori hanno la scadenza di contratto a breve – ricorda Emanuela Traverso, segretaria generale Nidil Cgil – e non hanno nessuna garanzia occupazionale”. Con il presidio di oggi, Fisac e Nidil hanno voluto portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, il problema del lavoro precario che “come dimostra questa vertenza – spiegano – non è solo di specifici settori ma ormai tocca tutto il mondo del lavoro”.

Pulsante per tornare all'inizio