MPS RSA Salerno, Potenza e Avellino: insoddisfatti e non rimborsati

3 - Fisac Cgil

Signore e signori, chiudiamo ancora una volta una Trimestrale entusiasmante!

Ricavi sopra il miliardo e costi sotto controllo, determinano un utile di 400 milioni.

Una grande sinfonia della quale siamo solo all’overture.

E se non ci fossero stati – ahinoi – gli aumenti dovuti al rinnovo del CNNL e quelli dei fondi destinati al sistema premiante, avremmo fatto un utile ancora più alto. Mannaggia a questi sindacati!

Non vuoi che in questo luminoso contesto l’Assemblea degli azionisti deliberi a stragrande maggioranza dividendi per oltre un miliardo?

Ma come vanno le cose nella fossa d’orchestra? Lì dove i musicisti sono relegati a suonare senza sosta la prospettiva appare un po’ meno luminosa che dal palcoscenico.

Pulizia e sicurezza delle filiali, pressioni commerciali, criteri nebulosi nella determinazione del bonus pool e dei vari contest, premi irraggiungibili e, se raggiunti, spesso mortificanti sono solo alcuni dei “regali” per questi musicanti ormai stremati.

Si punta forse a schiacciare così tanto la dignità di lavoratori e lavoratrici da indurli in uno stato di apatia e rassegnazione?

Mettere piede ogni giorno in filiali e uffici rattoppati e raffazzonati, con arredamenti vecchi, disomogenei, malmessi non è solo deprimente per il personale ma svilente in termini di immagine per una Banca che vuole dirsi pronta a grandi cose sul mercato. Non stiamo parlando di interventi grossi, persino una lampadina fulminata non viene sostituita. Il sistema dei ticket e degli archibus ha reso negli anni sempre più inefficienti, intempesitvi ed ineconomici gli interventi.

Persino i clienti hanno smesso di commentarci i mille disservizi (agli atm, alla bussola, alle luci) per umana solidarietà nella rassegnazione. Gli stessi clienti ai quali carinamente dovremmo elemosinare un’ottimistica spintanea recensione pentastellata su Google.

In questa melodia, il canto che si eleva, completamente sconnesso dal reale, recita instancabile: “Fai le campagne. Hai esitato gli appuntamenti? Fatti le telefonate. Chiuditi per i corsi. Dobbiamo raggiungere il budget. Abbiamo qualcosa in magazzino? Questo mese abbiamo obiettivi sfidanti. Possiamo e dobbiamo fare di più. Datemi il format. “E negli uffici non va meglio tra algoritmi che budgettizzano il numero di pratiche giornaliere e atavica mancanza di personale.

Anche se i luoghi di lavoro sembrano meno popolati di clienti e di personale, la multicanalità dei mezzi comunicativi ci impegna su dimensioni fisiche e digitali, teleforate, email, chat individuali e di gruppo, verso le nuove frontiere dello stress digitale.

Dopo tanti donchisciotteschi sforzi, chi pensava sarebbe stato ricompensato con il raggiungimento degli obiettivi di bonus pool e contest ha dovuto amaramente ricredersi. Bersaglio non traguardato o, se raggiunto, premi talmente insoddisfacenti da desiderare di essere rimborsati dell’impegno profuso spesso oltre il richiesto, per non parlare dei “premiati” dai contest. Chi sono e perché? Si tratta di incentivi sui quali l’azienda non condivide nulla col sindacato ma è chiaro che l’obiettivo non è certo quello di premiare i dipendenti, quanto forse di dividerli, in una tragica guerra tra poveri.

Evidentemente siamo vetusti e barbosi se riteniamo sia necessaria una diversa destinazione della sventolata cospicua liquidità ottenuta: noi punteremmo più su nuove assunzioni, su ristrutturazioni risolutive degli ambienti di lavoro, sullo snellimento delle procedure e perché no, su più considerevoli ed appaganti premi e bonus. Sarà mica che il mercato ha meritato più delle lavoratrici e dei lavoratori?

Intanto, abbiamo richiesto un incontro alle locali risorse umane. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Salerno 11/06/2025

Le Segreterie

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