![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Nei giorni scorsi abbiamo ripreso gli incontri con la locale direzione risorse umane dopo la lunga pausa estiva.
Molti gli argomenti trattati legati alle novità degli ultimi mesi, e molti temi che da tempo sottoponiamo all’azienda.
Tra quest’ultimi spiccano le problematiche di salute e sicurezza legate a gravi guasti alle strumentazioni, guasti irreparabili a bussole o impianti di condizionamento/riscaldamento, locali allagati, presenza di ospiti poco graditi di varia dimensione, cavi pendenti scoperti, tutto frutto di anni di mancata manutenzione che ha portato situazioni intollerabili.
Accanto a questo tema tornano con maggior vigore le pressioni commerciali, mai assopite neanche durante il deserto e sornione mese di agosto, a cui vengono sottoposti tutti i lavoratori della rete: pensavamo di averle sentite tutte ma periodicamente qualcuno riesce a stupire. È possibile arrivare a chiedere un report sulle telefonate fatte con tanto di nominativo del cliente? La risposta naturalmente è NO ma di fatto in alcuni coni avviene, e non è giustificabile con la richiesta dei dati perché in questi casi si attua un vero e proprio controllo, assolutamente vietato, sull’attività lavorativa del singolo.
Da una parte i lavoratori si trovano in ambienti insalubri e talvolta fatiscenti, dall’altra subiscono pressioni, producono utili scarsamente ridistribuiti mentre l’azienda manca nell’attuare una corretta programmazione di investimenti sulle proprie strutture e sulle proprie risorse.
Contemporaneamente con le continue specializzazioni, ultima Premium Top, si rischia di creare lavoratori di serie “A” e di serie “B” che si trovano a lavorare e collaborare accumunati dall’affanno per il raggiungimento del budget di difficile realizzazione e fonte di panico per gestori, titolari e district.
L’Opas su MDB, ha creato aspettative nei lavoratori in termini di riconoscimenti economici e promotivi che ad oggi non ci risultano soddisfatte.
Quindi una banca che non investe né in qualità ambientale e sicurezza, né nel riconoscimento delle risorse ma che ha la forza economica e finanziaria di acquistare il salotto buono della finanza italiana, una contraddizione evidente.
I tempi sono maturi per riequilibrare un meccanismo rimasto fermo e sbilanciato per lungo tempo: investimenti, riconoscimenti e qualità del lavoro sono i temi necessariamente urgenti da affrontare a cura di questa banca con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella discussione del futuro piano industriale.
Milano, 21 Ottobre 2025
Le Segreterie



