MPS RSA Piemonte e Valle d’Aosta: la grande illusione

Incontro con la Direzione HR Periferica – 1 ottobre 2025

In data 1° ottobre 2025 si è tenuto il periodico incontro con la Direzione HR periferica.

Già in fase di convocazione, abbiamo dovuto confrontarci con il responsabile Matteo Amici per ottenere il semplice invio dell’ordine del giorno, come da carteggio allegato: un segnale chiaro del progressivo scadimento di attenzione e rispetto che la Banca riserva alla rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’incontro, che la Direzione avrebbe voluto chiudere frettolosamente entro la pausa pranzo, è proseguito fino al termine del turno pomeridiano solo grazie alla determinazione della Fisac. Nonostante ciò, molti temi sono rimasti irrisolti.

Organici e carichi di lavoro: confronto negato

Da tempo non è più possibile affrontare con l’Azienda questioni fondamentali come i carichi di lavoro e la congruità degli organici, pilastri di un vero confronto sindacale.

Il territorio piemontese e valdostano, già duramente colpito dal maxi-esodo del novembre 2022, con punte di adesione vicine al 30%, ben oltre la media nazionale, vive oggi una presenza di filiali rarefatta su un’area tra le più estese d’Italia.

Senza una decisa inversione di tendenza, nei prossimi anni si apriranno gravi problemi di mobilità per il personale.

Più utili per gli azionisti, più stress per i lavoratori

Negli stessi anni in cui la Banca ha registrato successi di bilancio e di mercato, colleghe e colleghi hanno visto moltiplicarsi carichi di lavoro, rischi operativi e procedure sempre più farraginose, basti pensare che per aprire un contratto serve spesso oltre un’ora.

A ciò si aggiungono continue defezioni e trasferimenti forzati, spesso motivati da emergenze di organico, con conseguenti cambi di ruolo e sede non graditi.

Percorsi professionali e valorizzazione del personale

In un contesto simile, i percorsi professionali che dovrebbero essere presto oggetto di confronto tra azienda e sindacati rischiano di restare inapplicabili, se continuerà a prevalere una logica puramente emergenziale.

È tempo che la Banca torni a investire sulle persone e sui territori più penalizzati, come il nostro, che resistono solo grazie all’impegno quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori.

Ci saremmo aspettati che, dopo la conclusione dell’OPS su Mediobanca, venisse mantenuta la promessa delle 2.000 nuove assunzioni a fronte delle 4.000 uscite del 2022.

Purtroppo, l’Amministratore Delegato sembra più impegnato a onorare gli impegni con gli azionisti che non quelli con chi, giorno dopo giorno, rende possibili i risultati miliardari della Banca.

Un solo avanzamento, nessuna prospettiva

Durante l’incontro abbiamo appreso che, fatte salve le promozioni previste per il Premium Top, sul nostro territorio parrebbe che solo un avanzamento di carriera sia stato riconosciuto in applicazione degli accordi di agosto 2025.

È inaccettabile che una banca che brilla agli occhi dei mercati continui a reggersi sullo sfruttamento e sul grigiore interno.

Le nostre richieste

  • Chiediamo all’Azienda di avviare un piano immediato di nuove assunzioni, da destinare non solo al nostro territorio ma a tutto il territorio nazionale, insieme a una vera valorizzazione delle persone:
  • maggiori opportunità di crescita professionale;
  • incremento salariale e di welfare;
  • strumenti di lavoro adeguati ed efficienti.

Solo così potremo parlare di un progetto industriale vero, e non dell’ennesimo piano di pura finanza.

Le prossime iniziative

Per ottenere risposte concrete alle questioni sinora eluse, la Fisac CGIL è pronta a:

convocare un’assemblea generale di tutte le lavoratrici e i lavoratori;

richiedere una verifica semestrale con l’Azienda per esigere chiarezza e trasparenza.

Torino 14/10/2025

RSA Fisac CGIL -MPS Piemonte e Valla d’Aosta

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