Banco di Sardegna: Aspettando Godot

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Aspettando Godot

Care colleghe e colleghi, abbiamo svolto il primo incontro con l’azienda per comprendere le ricadute sui lavoratori e le lavoratrici derivanti dalla riorganizzazione ai sensi dell’articolo 20 del CCNL vigente.
Per l’azienda era presente oltre alle funzioni delle Relazioni Sindacali, il Direttore Generale, il Direttore Retail, e il Direttore dell’organizzazione.
Abbiamo sin da subito evidenziato come l’informativa trasmessa alle Organizzazioni Sindacali, ed a tutto il personale, in data 15 settembre sia profondamente lacunosa, nebulosa e con troppe zone d’ombra. Andando a riprendere l’articolato contrattuale, l’informativa deve contenere in maniera chiara le conseguenze giuridiche, economiche e sociali per le lavoratrici ed i lavoratori.
Si tratta di una rivisitazione del modello organizzativo e commerciale che coinvolgerà tutte e tutti: gli impatti sul centro, sul semicentro e sulla rete saranno molto importanti e centinaia di noi dovranno cambiare mansione.
Nelle ultime settimane, complice anche una comunicazione aziendale non chiara, la situazione di straniamento tra chi lavora è aumentata. Come nell’opera di Beckett stiamo aspettando un evento risolutore: la comprensione delle modalità tramite le quali ciò che si vuole fare diventi realtà.
Siccome il Sindacato è tenuto contrattualmente a regolare le ricadute sui lavoratori e lavoratrici, abbiamo espresso all’azienda il fatto che, in assenza di un’informativa chiara che ci metta nelle condizioni di comprendere cosa succederà, non avvieremo alcun negoziato.
Conseguentemente non riteniamo aperta la procedura di confronto sindacale.
Siamo consci che i cambiamenti sono necessari e che ogni cambiamento porta con sé inevitabilmente una destabilizzazione. Chi lavora al Banco si è dimostrato negli anni capace di cambiare ruolo, ufficio, di affrontare contesti macroeconomici di tutti i generi.
La flessibilità, la professionalità, la dedizione non mancano, ma non possiamo permettere che ognuna e ognuno di noi vivano questo momento di tensione senza avere chiaro cosa succederà. Non si può camminare al buio ed il sindacato farà in modo che le lavoratrici ed i lavoratori del Banco di Sardegna non siano danneggiati in questo contesto.

Sassari, 02 ottobre 2025

Le Segreterie di Coordinamento del Banco di Sardegna
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN

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