
L’Assemblea Generale della CGIL di Firenze, riunitasi il 6 novembre 2025, approva la relazione del Segretario generale e fa propri gli interventi delle delegate e dei delegati. Al centro della discussione, la necessità di una mobilitazione forte e unitaria di fronte alle gravi condizioni economiche e sociali del Paese.
Per queste ragioni, l’Assemblea proclama lo sciopero generale nazionale per il 12 dicembre 2025.
Perché Scioperiamo il 12 Dicembre
Lo sciopero generale non è solo una mobilitazione simbolica: è uno strumento necessario per modificare il Disegno di Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione in Parlamento.
Obiettivo: ottenere risposte concrete per lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e giovani, colpiti da inflazione, precarietà, tagli ai servizi e perdita di potere d’acquisto.
La mobilitazione sostiene inoltre le numerose vertenze in corso per il rinnovo dei contratti nazionali scaduti, tra cui:
- Farmacie,
- Igiene ambientale,
- Meccanici,
- Sanità privata,
- Industria cartaria,
- Telecomunicazioni.
No agli Accordi Separati: Decidano le Lavoratrici e i Lavoratori
L’Assemblea sostiene la scelta di FLC e FP di non firmare i rinnovi dei CCNL pubblici 2022-2024 e rivendica il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a votare sull’accordo.
Gli accordi separati, promossi direttamente dal Governo-datore di lavoro, tagliano il potere d’acquisto dei salari e alimentano il precariato, in un contesto già segnato da tagli pesanti a sanità, scuola, università, ricerca, enti locali e cultura.
Le Rivendicazioni dello Sciopero
Lo sciopero generale del 12 dicembre mira ad aprire una vertenza nazionale su punti chiave:
- Rinnovo di tutti i CCNL e defiscalizzazione degli aumenti per pubblico e privato.
- Risorse aggiuntive per i contratti pubblici.
- Piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni contro il lavoro precario.
- Rafforzamento dei servizi pubblici: sanità, istruzione, non autosufficienza, casa.
- Restituzione del fiscal drag e meccanismi di tutela contro l’inflazione.
- Stop all’aumento dell’età pensionabile, maggiore flessibilità, riconoscimento del lavoro di cura, ripristino pieno di Opzione Donna, pensione contributiva di garanzia per precari.
- Politiche industriali vere, con investimenti, innovazione e occupazione stabile.
- Sicurezza sul lavoro e contrasto a precarietà, lavoro nero e salari poveri.
- Piano per l’occupazione giovanile e pari opportunità di genere.
- Strategia per lo sviluppo del Mezzogiorno.
Una Mobilitazione che Tiene Insieme Pace, Democrazia e Lavoro
L’Assemblea rilancia l’impegno per:
- la fine del genocidio a Gaza,
- il rispetto del cessate il fuoco,
- la prospettiva di due Popoli e due Stati.
La manifestazione “Democrazia al lavoro” del 25 ottobre ha mostrato un Paese che non accetta una manovra basata su austerità e riarmo, mentre l’industria arretra, le crisi aziendali aumentano e la sanità pubblica rischia il collasso.
Non è accettabile continuare a morire sul lavoro, come dimostrato dalle recenti tragedie nei cantieri.
Contro la Manovra del Governo: Le Risorse si Trovano
Le risorse per un’agenda sociale alternativa devono venire da:
- blocco della corsa al riarmo miliardario,
- tassazione di profitti, extraprofitti e grandi ricchezze,
- lotta all’evasione,
- maggiore equità fiscale.
Partecipazione e Democrazia: NO alla Controriforma Costituzionale
L’Assemblea impegna l’organizzazione a:
- sostenere il NO al referendum costituzionale di primavera,
- contrastare la Legge Nordio, il Premierato e l’Autonomia Differenziata, che minacciano equilibrio democratico, uguaglianza dei diritti e natura parlamentare della Repubblica.
Concludendo – Il 12 Dicembre Si Sciopera per Tutti
Lo sciopero generale del 12 dicembre è uno sciopero per il lavoro, per la democrazia, per la giustizia sociale.
È una mobilitazione che riguarda tutti: chi lavora, chi studia, chi è in pensione, chi cerca un futuro nel proprio Paese.
Il 12 dicembre, la voce del mondo del lavoro deve farsi sentire.
Tutte e tutti in sciopero