
Dopo JP Morgan e Wells Fargo, anche Citigroup batte le attese degli analisti e grazie al trading azionario, unito alla diminuzione delle svalutazioni, vede gli utili balzare del 42% a 4,18 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell’anno. Il risultato si traduce in 1,34 dollari per azione, che si confrontano con i 95 centesimi dello stesso periodo del 2012. Escludendo una particolare posta contabile, il risultato è di 1,25 dollari per azione ed è così superiore alle attese degli analisti, collocate secondo Bloomberg a quota 1,18 dollari. I ricavi sono lievitati dell’11% a 20,5 miliardi. Le perdite sui crediti, inoltre, sono calate del 25% a 2,6 miliardi. La combinazione di questi fattori ha così portato a un netto miglioramento rispetto all’anno scorso, anche se ha pesato positivamente la posta straordinaria legata alla vendita del 10% in Akbank, senza cui i profitti netti sarebbero saliti del 26% a 3,9 miliardi.
“Siamo soddisfatti per un risultato ben bilanciato tra i vari business della banche e le diverse aree geografiche, in particolare quelle dei Paesi emergenti”, ha commentato il numero uno Michael Corbat. La sua gestione, dopo l’uscita in ottobre di Vikram Pandit, si è caratterizzata anche per una pesante operazione di taglio ai costi, che è passata anche attraverso migliaia di licenziamenti. Il titolo reagisce con un balzo a Wall Street ( segui in diretta).
Il motore della netta ripresa dei risultati si è concentrato nella divisione di “stock-trading”, cioè il trading di azioni, dove si è registrato un recupero del 68% rispetto al secondo trimestre del 2012 e ricavi per 942 milioni di dollari. Nello stesso settore e nello stesso periodo, JP Morgan ha registrato risultati per 1,3 miliardi di dollari, ma una crescita più contenuta (+24%) nel raffronto annuo. Inoltre è proseguito il lavoro di pulizia del bilancio di Citi Holdings, dove sono racchiusi miliardi di dollari legati ai mutui americani e il credito al consumo: gli asset della divisione sono calati del 31% a 131 miliardi di dollari, con perdite contenute da 910 a 570 milioni.
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