
da repubblica.it – La Regione Piemonte dovrà pagare 36 milioni di euro a Dexia e Intesa Sanpaolo, due delle tre banche con cui aveva costruito una serie di derivati sul prestito obbligazionario da 1,85 miliardi emesso nel 2006. Lo ha deciso, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, la corte di Londra a cui le banche hanno fatto ricorso dopo che il Piemonte, nel 2012, aveva interrotto il pagamento delle rate semestrali di ammortamento del prestito obbligazionario.
“La Regione non deve pagare, la decisione di oggi è solo interlocutoria”, lo afferma l’assessore al Bilancio della Regione Piemonte, Gilberto Pichetto, annunciando che “si sta valutando l’eventuale impugnazione” della decisione della corte di Londra in relazione alla vicenda dei derivati.
Secondo il giudice Henry Eder, il Piemonte non avrebbe replicato in tempo alla richiesta delle banche di pagare le rate di rimborso del prestito mentre sono state definite “vaghe e oscure” le accuse agli istituti di credito di aver attuato pratiche scorrette nella vendita dei derivati. Il Piemonte, che di fronte alla Corte londinese aveva detto che il suo direttore finanziario non conosceva abbastanza l’inglese per comprendere appieno i contratti che stava firmando, ha accusato le tre banche di aver occultato nei derivati commissioni occulte per 54 milioni di euro e ha contestato la validità dei contratti nel diritto italiano. A giugno la Regione guidata da Roberto Cota aveva chiuso il contenzioso con la terza banca coinvolta, Merrill Lynch, siglando un accordo transattivo il cui valore non è stato rivelato.
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