Antiriciclaggio: un sondaggio sui professionisti

Da un recente sondaggio condotto tramite una Società specializzata in consulenza compliance, emerge che tra i Commercialisti ed i Consulenti del lavoro solo uno su due si considera conforme alla Normativa antiriciclaggio ed uno su tre non trova pienamente soddisfacente il proprio Modello di gestione delle verifiche antiriciclaggio. Ricordiamo che a fine 2022 le Segnalazioni di Operazioni Sospette da parte dei Professionisti erano 5.667 (oltre 5mila solo dai Notai) su una cifra complessiva di 155.426. Fonte Uif. In dettaglio:

Adeguata verifica della clientela:

La totalità del campione intervistato dichiara di non aver problemi nell’identificazione del Cliente.

Valutazione del rischio:

            Il 15% dei Commercialisti  ed il 43% dei Consulenti del Lavoro afferma di non riuscire nella valutazione.

Monitoraggio della clientela:

            Viene svolto con continuità solo da meno della metà dei Commercialisti e dal 20% dei Consulenti.

Problemi rilevati:

  • Il sondaggio rileva che circa la metà degli intervistati dichiara di delegare la gestione della normativa antiriciclaggio a personale interno ed in modalità cartacea. Con una più moderna organizzazione del lavoro, anche attraverso investimenti in digitale, si avrebbe la certezza di mantenere costante nel tempo la compliance normativa.
  • Il 66% dei Commercialisti ed il 72% dei Consulenti destina meno di mille euro all’anno per la digitalizzazione, cifra destinata a non aumentare nei prossimi anni.
  • Le regole per la compliance sono redatte dai Rispettivi Consigli ed Ordini nazionali e ciò rende non uniformi le Regole tecniche di applicazione. L’esito è un insieme di segnalazioni di scarsa qualità che si basano su adempimenti corretti nella forma ma poco efficaci nel loro utilizzo.

 

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