Dip. Legalità: informative di operazioni sospette connesse all’attuazione del PNRR

Premessa

A fine febbraio 2025 l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) ha pubblicato una nuova comunicazione con gli aggiornamenti rispetto alle Segnalazioni Operazioni Sospette (SOS) connesse all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Contesto di riferimento e attivazione della UIF

Sin dall’immissione di ingenti risorse finanziarie nel 2020 per supportare il sistema economico nel periodo Covid, ed in particolar modo dopo il varo del PNRR, la UIF ha costantemente richiamato l’attenzione dei soggetti sottoposti agli obblighi antiriciclaggio e degli Uffici della Pubblica amministrazione sulla necessità di presidiare i rischi di indebita percezione o di distorto utilizzo di tali fondi pubblici.

Per agevolare la collaborazione attiva da parte dei soggetti obbligati e degli Uffici della Pubblica amministrazione e consentire all’Unità la pronta rilevazione di questi contesti, a partire dal mese di maggio 2022, è stato reso disponibile il fenomeno PN1 – Anomalie connesse all’attuazione del PNRR.

Numeri e andamento delle segnalazioni

Nel triennio 2022-2024, a distanza di poco più di un anno dalla conclusione del processo di attuazione del Piano (prevista a giugno 2026), le segnalazioni con riferimento al PNRR sono state 1.261: 165 nel 2022, 390 nel 2023 e 706 nel 2024.

Se nel 2022 la valorizzazione PN1 – anomalie connesse all’attuazione del PNRR è stata effettuata per la maggior parte dalla UIF, nei due anni seguenti vi è stata una inversione di tendenza dovuta anche alle comunicazioni e ai solleciti dell’Unità stessa. La UIF nel 2023 aveva anche sottolineato l’importanza di raccogliere e fornire informazioni di dettaglio per ricondurre le operazioni alle diverse missioni del Piano, ma sono soltanto 21 le informative in cui è stata indicata la missione.

Tempestività delle segnalazioni

Per quanto riguarda la tempestività delle informative, si rileva che una quota significativa è stata trasmessa oltre sei mesi dopo l’ultima operazione, con un picco pari all’85,2% nel semestre del 2024. Tale percentuale risulta considerevolmente superiore a quella registrata per il flusso segnaletico complessivo che, per il medesimo semestre, è pari all’8,8%.

Questa situazione potrebbe essere determinata dal progressivo affinamento dei sistemi di rilevazione delle anomalie da parte di alcune Pubbliche amministrazioni segnalanti. Una quota preponderante delle informative della specie è infatti stata trasmessa da tale categoria (1.042 comunicazioni, l’82,6% del totale). Tale quota rappresenta più della metà delle comunicazioni complessivamente trasmesse dalla PA (1.857 nel periodo), con un picco del 78,5% nel secondo semestre 2023.

Classificazione del rischio e riscontri investigativi

Il 95,7% delle informative PN1 è stato classificato dalla UIF a rischio alto o medio-alto.

A fine gennaio 2025 gli Organi investigativi hanno restituito un feedback su circa il 94% delle informative PN1, che si è rivelato positivo per oltre il 71% dei casi.

Contenuti delle informative

Dal punto di vista dei contenuti, i contesti riportati hanno riguardato prevalentemente il segmento delle agevolazioni alle imprese, in cui si osserva, per lo più, un’indebita percezione e un improprio utilizzo o gestione dei fondi pubblici; continua a essere meno rappresentato il segmento dei contratti pubblici e degli appalti per l’esecuzione di opere o la fornitura di servizi.

Categorie dei soggetti segnalanti

L’intero flusso (1261 segnalazioni) proviene da 77 soggetti rappresentativi di cinque categorie. Il comparto più attivo è rappresentato dalla PA che ha effettuato l’82,6% delle segnalazioni anche se i segnalanti sono solo 7. Il dato suggerisce che la Pubblica amministrazione, storicamente tra i soggetti meno attivi sul terreno della collaborazione antiriciclaggio, può aumentare il proprio contributo in presenza di particolari contesti congiunturali e di rilevanti rischi economico-finanziari per il bilancio pubblico.

Le altre categorie di segnalanti sono così rappresentate:

  • Professionisti: 2% – 6 segnalanti
  • Istituti di pagamento: 2,9% – 2 segnalanti
  • Banche e Poste: 11,7% – 52 segnalanti
  • Altri intermediari finanziari: 0,8% – 10 segnalanti

Per completare l’analisi sulle segnalazioni complessive della PA, riportiamo la tavola c.1 della pubblicazione UIF Segnalazioni Operazioni Sospette II semestre 2024:

Nel 2024 è aumentato in modo evidente il numero di comunicazioni effettuato dalla PA, ma il numero di segnalanti è decisamente basso.

Iscrizioni al portale Infostat UIF

Interessante è anche valutare, grazie alla Tavola 5 della pubblicazione UIF Segnalazioni Operazioni Sospette II semestre 2024, l’andamento delle nuove iscrizioni degli uffici della PA al portale Infostat UIF, iscrizione necessaria per poter effettuare le segnalazioni di operazioni sospette:

Come si può notare nel 2024 sia la categoria Professionisti che gli Uffici della PA si sono iscritti in modo meno sostenuto rispetto all’anno precedente, inoltre si evidenzia che il numero dei nuovi segnalanti attivi della PA è basso.

Conclusione

È evidente che, nonostante le sollecitazioni della UIF affinché gli Uffici della PA siano soggetti attivi nell’ambito dell’attività di segnalazione operazioni sospette, la strada da percorrere è ancora lunga.

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