Dip. Legalità: Rapporto annuale Segnalazioni Operazioni Sospette 2024

La presentazione della Relazione Annuale della UIF (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia) per il 2024 (che è stata presentata il 10 giugno 2025) ha evidenziato diversi aspetti chiave riguardo alle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) e all’attività di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

L’analisi conferma che i reati presupposto più gravi per il loro impatto finanziario, la diffusione territoriale e le conseguenze economiche e sociali sono: la corruzione, l’estorsione, l’evasione fiscale e i resati tributari, il narcotraffico e i reati fallimentari. Viene confermato anche che il diffuso utilizzo del contante e l’estensione dell’economia sommersa, riducendo la tracciabilità, facilitano il riciclaggio di ogni tipo di reato economico.

Ecco un riassunto dei punti salienti:

Andamento delle Segnalazioni di Operazioni Sospette (SOS)

  • Lieve flessione nel 2024: La UIF ha ricevuto nel 2024 oltre 145.000 SOS, registrando una leggera diminuzione del 3,3% rispetto al 2023 (tavola 1.1, UIF Rapporto annuale 2024). Questo dato è in linea con un trend di contrazione già osservato, anche se confrontando i soli dati del secondo semestre si riscontra un aumento del 3,5% nel 2024 e nei primi quattro mesi del 2025 il numero di SOS ricevute si è attestato a 53.446 unità, con un aumento del 16,3% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Anno Segnalazioni ricevute (valori assoluti) Variazioni % rispetto all’anno precedente
2020 113.187 7
2021 139.524 23,3
2022 155.426 11,4
2023 150.418 -3,2
2024 145.401 -3,3
  • La riduzione è principalmente ascrivibile alla categoria Banche e Poste, da cui continua a provenire il maggior numero di segnalazioni (74.644 del 2024 contro 82.374 del 2023). A questa contrazione si associa una diminuzione di SOS a rischio di riciclaggio basso o nullo, passate dal 25% al 20% del totale rispetto al 2023 mentre aumentano quelle a rischio medio-alto e alto che rappresentano il 45,9% del totale (Figura 1.4, UIF Rapporto annuale 2024). Questo dato è indicativo del miglioramento della qualità della collaborazione attiva.

  • Crescono le segnalazioni da parte dei professionisti e dei prestatori di servizi di gioco. Per quanto attiene la categoria dei professionisti nel 2024 si è passati a 10.345 SOS da 8.090 del 2023. L’aumento di 2.255 unità è determinato dalle segnalazioni effettuate dai Notai (+2.239) mentre rimangono sempre esigue in numeri assoluti, seppur in aumento, quelle dei Commercialisti e Consulenti del Lavoro che passano da 207 a 266.
  • Aumentano le comunicazioni trasmesse dalla Pubblica Amministrazione, sebbene il loro contributo rimanga marginale e concentrato su un numero ristretto di enti. La UIF sottolinea che l’iscrizione di nuovi uffici PA al portale Infostat-UIF non ha ancora portato a un significativo aumento dei flussi segnaletici e che continua a lavorare per sensibilizzare e orientare l’azione della PA al fine di accrescere l’efficacia del loro contributo alle segnalazioni di operazioni sospette, anche attraverso incontri bilaterali con i gestori AML delle amministrazioni. “Gli uffici pubblici sono in posizione privilegiata per intercettare e comunicare alla UIF i tentativi dei criminali di influenzare procedimenti amministrativi, deviare fondi pubblici, porre in essere atti distrattivi o corruttivi presupposto del riciclaggio”, pertanto, continua il Direttore della UIF, “un accresciuto contributo del settore pubblico nella comunicazione di SOS può rafforzare non solo la tutela dall’infiltrazione criminale ma anche la qualità dell’azione amministrativa”.
  • SOS analizzate: Nell’intero anno 2024, la UIF ha analizzato e trasmesso agli organi investigativi 143.850 SOS. I riscontri investigativi confermano l’efficacia della collaborazione attiva e dell’analisi finanziaria. Le informazioni riportate nelle SOS sono state ampiamente utilizzate nell’ambito delle indagini di carattere preventivo  e giudiziario. Nel primo ambito hanno contribuito al sequestro e confisca di circa l’80% dei sequestri e circa il 86% delle confische effettuate. Nel secondo ambito il valore dei beni sequestrati e confiscati è stato rispettivamente pari al 60 e al 55% dei beni oggetto di provvedimenti.
  • Attività ispettiva: consente il miglioramento della collaborazione attiva e una più approfondita conoscenza delle specificità dei diversi soggetti obbligati. Dall’ispezione degli operatori in oro si sono evidenziate notevoli carenze che hanno indotto la UIF ad organizzare seminari formativi. Anche il settore del gioco, soprattutto on line, manifesta diverse criticità come l’alimentazione dei conti con fondi provenienti da carte prepagate ricaricate in contanti e intestate a soggetti tra loro collegati.
  • I profili di rischio: Le segnalazioni riguardanti fattispecie di tipo fiscale sono quasi n quarto del totale; le frodi nelle fatturazioni restano la tipologia più ricorrente anche attraverso un utilizzo importante degli IBAN virtuali con il trasferimento di proventi illeciti all’estero (sud est asiatico o beneficiari di origine cinese). Si rileva anche l’allarme sull’uso delle criptovalute con sistemi sempre più sofisticati per fini criminali, sottolineando l’importanza del coordinamento internazionale per fronteggiare le sfide derivanti dalle nuove tecnologie.
  • La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di SOS, seguita da Campania, Lazio e Veneto.
  • La presentazione ha ribadito la centralità della collaborazione internazionale e con gli organi investigativi e giudiziari per contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, anche alla luce della nuova Autorità Europea Antiriciclaggio (AMLA), la cui Presidente è Bruna Szego, già a capo dell’Unità SNA (Supervisione e Normativa Antiriciclaggio) della Banca d’Italia. Oltre al rafforzamento degli scambi informativi a livello europeo e all’armonizzazione delle metodologie, l’AMLA potrà creare sinergie con le altre istituzioni europee, gli organismi internazionali e le autorità di paesi terzi.
  • La recente costituzione presso il MEF di una Direzione dedicata alla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo potrà permettere una supervisione sugli operatori non finanziari e sui professionisti, come richiesto dalla nuova normativa europea. L’obiettivo comune da perseguire deve orientare tutti a non considerare l’attività di antiriciclaggio come un mero obbligo burocratico da rispettare per evitare possibili sanzioni, ma come un’attività importante i cui costi devono essere percepiti come necessari per avere i benefici indotti dal generale e normale rispetto delle regole.

La relazione

Il rapporto annuale

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