Calenzano ricorda le vittime del deposito Eni: un anno dopo la tragedia

L’esplosione del 9 dicembre 2004: cosa accadde

È trascorso un anno dalla tragedia avvenuta al deposito Eni di Calenzano, dove la mattina del 9 dicembre 2004 un’esplosione improvvisa travolse cinque operai impegnati nelle attività di manutenzione e rifornimento.

In pochi istanti le fiamme avvolsero l’area, causando la morte di Davide Baronti, Franco Cirelli, Carmelo Corso, Vincenzo Martinelli e Gerardo Pepe.

La comunità si riunisce per ricordare i cinque lavoratori

Nel primo anniversario dell’incidente, la comunità di Calenzano si è nuovamente fermata per ricordare le vittime. La cerimonia ufficiale, organizzata dal Comune insieme ai familiari, ha visto la partecipazione delle istituzioni e del sindacato.

Cgil Firenze: “La sicurezza è un diritto, non un costo”

Durante la commemorazione, Elena Aiazzi, della segreteria Cgil Firenze, ha ribadito l’importanza della sicurezza sul lavoro:

“Un dolore che resta vivo nella nostra comunità e nelle nostre coscienze. Oggi ricordiamo questi uomini con rispetto, insieme alle loro famiglie, alle istituzioni e alla cittadinanza. La sicurezza non è un costo, ma un diritto”.

“Mai più tragedie sul lavoro”: l’impegno del sindacato

La dirigente sindacale ha aggiunto:

“La vita di ogni lavoratrice e lavoratore deve essere protetta sempre, senza compromessi. Continueremo a batterci perché stragi come questa non accadano mai più e perché tutti possano tornare a casa incolumi”.


12 DICEMBRE – SCIOPERO GENERALE

Fisco. Paghi di più, guadagni di meno. Una manovra sbagliata.

Banche e Assicurazioni. Loro contribuiscono con un prestito. Noi paghiamo col salario. Una manovra sbagliata.

Pensioni. Si lavora di più, si vive di meno. Una manovra sbagliata

Manovra. Tagliano su tutto, spendono per le armi. Una manovra sbagliata

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